Nel 2017 in Europa i casi di morbillo sono quasi quadruplicati passando dai 5.273 registrati nel 2016 ai 21.315, come riporta l’Organizzazione Mondiale della Sanità nell’ultimo report EpiData 1/2018. I paesi europei più interessati dalla malattia sono stati la Romania e l’Italia, dove sono stati riportati diversi decessi riconducibili alla malattia.
Il numero più alto di persone con morbillo è stato segnalato in Romania (5.562) dove la malattia si è diffusa soprattutto tra le popolazioni rom, che vivono nelle aree rurali e spesso non vaccinano i loro figli e dove è stato registrato il più alto numero di decessi.
In Italia i casi sono stati 5.006, un numero molto alto se si considera che nel 2016 erano stati 862.
L’OMS sottolinea che l’alto numero di casi registrato in paesi come il nostro mutua da diversi fattori quali: riduzione nella copertura dei vaccini, molto bassa tra alcuni gruppi più marginalizzati, interruzioni delle scorte di vaccini e sistemi di sorveglianza della malattia poco efficaci.
Tuttavia, grazie alle vaccinazioni, a livello globale, gli effetti del morbillo sulla popolazione sono stati comunque attenuati drasticamente. Basti pensare che nel 2016 l’OMS ha registrato poco meno di 100mila morti in tutto il mondo, mentre nei non troppo lontani anni Ottanta la malattia causava la morte di quasi 2,6 milioni di persone ogni anno in tutto il mondo.