(Agenparl) – 27 gennaio 2017 – Come riporta InTerris, on line international newspaper, in un pezzo di Daniele Vice che riportiamo, l’accordo sui vaccini ha riscosso un grande plauso. Ecco quanto scrive il professionista

Stato e Regioni hanno raggiunto “un accordo storico” per una “nuova legge che renda obbligatorie tutte le vaccinazioni previste nel Piano di prevenzione vaccinale 2017-19 su tutto il territorio nazionale”. L’annuncio arriva dal presidente dell’Istituto superiore di sanità, Walter Riccardi, sottolineando come l’intesa sia stata raggiunta “all’unanimità, con il consenso di tutte le regioni”. L’obiettivo è dunque rendere obbligatorie le vaccinazioni per l’accesso a nidi e scuole materne.

“Sono molto soddisfatto che un accordo per l’obbligo delle vaccinazioni sia stato approvato all’unanimità: ci sono state infatti delle regioni, come Emilia, Friuli Venezia Giulia e Toscana – ha spiegato Ricciardi all’Ansa – che sono state più coraggiose e per prime hanno deciso per l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’accesso alla scuola materna, ma ora si decide di prendere un’iniziativa a livello nazionale e questo è storico“. In questo modo, sottolinea Ricciardi, “si supera finalmente la confusione che ancora esiste tra la gente tra vaccinazioni obbligatorie e consigliate: va infatti chiarito in modo definitivo che tutte le vaccinazioni, dal momento che salvano vite umane, sono obbligatorie, sia da un punto di vista etico che scientifico”.

Fugati i dubbi

L’accordo, ha rilevato il presidente dell’Iss, “ha avuto l’unanimità e ciò significa che sono superate le remore di alcune regioni sull’opportunità dell’obbligatorietà delle vaccinazioni. Ora – ha affermato – sarà approntato un provvedimento che sarà presentato al Parlamento”. Si tratta dunque, secondo Ricciardi, di un grande passo avanti sul fronte della tutela della salute, concetto che il presidente dell’Iss sottolinea anche in un tweet: “Accordo storico tra Lorenzin e regioni italiane – scrive – per obbligo vaccini del nuovo Piano: chiarezza per cittadini e protezione dei più deboli”.

Tra le profilassi che saranno offerte gratuitamente dal Ssn, in virtù del nuovo Piano di Prevenzione Vaccinale, ci sono Anti Pneumococco e Zoster per gli anziani, anti Meningococco b, Rotavirus e Varicella per i più piccoli, anti Papillomavirus anche agli adolescenti maschi.

Bambini

Nel primo anno di vita saranno introdotti i vaccini gratuiti contro il Meningococco b, batterio pericoloso che può provocare casi letali di meningite, e il rotavirus, che è causa di gastroenteriti molto forti che possono avere conseguenze gravi nei più piccoli. Per l’antimeningococco b (attualmente a pagamento in quasi tutte le regioni) la prima dose si effettua a partire dai tre mesi di vita, con richiami a seguire. Per il rotavirus, a partire dalla sesta settimana di vita, insieme con tutti gli altri vaccini previsti per i primi mesi di vita. Nel secondo anno di vita invece si potrà fare quello contro la Varicella (oggi gratuito solo in 8 regioni), malattia che in rari casi può provocare complicanze e richiedere ricovero ospedaliero. Il vaccino si effettua dai 13-15 mesi di vita, anche insieme a quello per morbillo, rosolia e parotite, con richiami a seguire.

Teenager

Il vaccino contro il Papillomavirus (Hpv), oggi gratuito per le adolescenti, sarà esteso anche ai ragazzi maschi, per riuscire a debellare la diffusione del virus che è la più frequente causa di tumore alla cervice dell’utero e alla bocca. Ai teenager verrà poi offerto il meningo tetravalente, ovvero che protegge contro il meningococco dei ceppi A, C, W, Y, alcuni dei quali diffusi soprattutto in continenti extraeuropei.

Anziani

Viene introdotto gratuitamente il vaccino contro l’Herpes Zoster, causa del più noto Fuoco di sant’Antonio, in grado di ridurre del 65% i casi di nevralgia, una delle complicanze piu’ frequenti e debilitanti della malattia. Sarà poi offerto, in tutte le regioni (superando la frammentazione territoriale oggi registrata) il vaccino contro lo pneumococco, che protegge sia contro la polmonite che contro la meningite, una complicanza in alcuni casi associata. Inoltre il Piano sottolinea un “rinnovato impegno” nel promuovere la vaccinazione antinfluenzale per persone con 65 anni o più. Novità che ovviamente si aggiungono all’offerta vaccinale già disponibile, per la quale il nuovo piano innalza gli obiettivi di copertura: ovvero l’esavalente (anti difterite, tetano, pertosse, polio, epatite b ed haemophilus influenzae) e il trivalente (Morbillo, Parotite e Rosolia) e il Meningococco c. Tra gli obiettivi del documento, inoltre, mantenere lo stato polio-free, raggiungere lo stato morbillo-free e rosolia-free, aumentare l’adesione consapevole, contrastare le disuguaglianze, promuovere una cultura delle vaccinazioni.

 

Fonte: agenparl

Skip to content